Gli chef rivelano quali sono alcuni degli alimenti più odiati dai loro clienti, in particolare cinque cibi poco amati dai consumatori.
Ogni persona ha gusti propri, c’è chi apprezza un alimento e chi lo ripudia, c’è chi va particolarmente pazzo per alcune pietanze e chi, al contrario, non riesce proprio a mangiarle. Il gusto è sempre personale e dipende da diversi fattori, alcuni genetici, altri culturali. Esistono degli alimenti i quali, anche se cucinati in mille modi differenti, non c’è verso di apprezzarli, e risultano sempre sgradevoli e cattivi.
Dipende dalle papille gustative, le quali percepiscono sapori particolari: dipende dalla consistenza di un alimento, oppure dipende da determinate e traumatiche esperienze. Qualunque sia la ragione per cui non si apprezza un particolare cibo, secondo gli esperti a incidere maggiormente è la componente genetica, per questo motivo ogni persona ha le sue preferenze e non bisogna mai giudicarle.
Gli alimenti meno graditi dalla maggior parte della popolazione: parlano gli chef
Talvolta, nel gradimento di un piatto subentra la prima esperienza: alcune persone nutrono odio per un determinato cibo perché rimaste traumatizzate in tenera età, e quindi fanno difficoltà, anche una volta diventate adulte, ad amare quel piatto. E poi c’entrano molto anche la cultura e la tradizione nelle quali si è cresciuti. Ma quali sono gli alimenti meno apprezzati in generale?
Tra gli alimenti più odiati troviamo i funghi. Sembra assurdo, eppure, le persone maggiormente sensibili alle consistenze trovano indigesti i funghi, così come le melanzane, per via della loro consistenza spugnosa e viscida. Tra l’altro, la consistenza dei funghi varia in base alla varietà e in base alla conservazione. Una scorretta conservazione in frigo ne aumenta la viscosità.
Altro alimento in media poco gradito sono le acciughe. In molti paesi del mondo le acciughe sono viste quasi con timore. Questo pesce diffonde un intenso odore che molte persone trovano sgradevole. Anche in questo caso, conta molto la loro conservazione e come vengono cucinate e abbinate su un piatto. Comunque sia, si tratta di un cibo particolarmente controverso.
I cibi che la maggior parte della popolazione mondiale trova sgradevoli
Il formaggio blu, ossia il formaggio erborinato, è un alimento dal forte e pungente odore, inoltre il suo aspetto ammuffito lo rende a primo impatto un cibo poco apprezzato. Anche se la muffa è sicura da consumare, il suo odore pungente scoraggia molti dall’assaggiarlo. Curiosamente, tra gli alimenti che tanti evitano rientra anche il coriandolo. In questo caso, però, non c’entra né l’aspetto né il gusto in sé.
In realtà, si è scoperto che circa il 14% della popolazione odia il coriandolo per un fattore genetico, legato alle papille gustative, le quali fanno percepire questa erba aromatica inconsistente e dal sapore di una saponetta. Non a caso, chi non lo tollera ha il cosiddetto “gene del sapone”, i ricettori olfattivi e gustativi associano questa pianta al sapore amaro e saponoso.
E ancora, il gombo è una verdura particolarissima che deriva dalla pianta dell’okra, originaria dell’Africa centrale. Questa ha una consistenza particolare, viscida, simile a quella dei funghi, nonostante l’aspetto la faccia assomigliare ai cetrioli. Questa verdura contiene una mucillagine naturale molto salutare ma che scoraggia dal suo consumo. Nei paesi occidentali non è una verdura diffusa e in pochi la usano un cucina.
Infine, il cibo più odiato in assoluto sono le frattaglie, un cibo che desta maggiore impressone a prima vista. Interiora di animali, come fegato, scoraggiando dal consumo. Inoltre, il sapore è intenso e può mettere a disagio tante persone. In linea generale, certe carni sono difficili da gustare, per via del sapore, dell’aspetto e della consistenza.