Il Cenone di Capodanno firmato da Antonino Cannavacciuolo è il più desiderato dagli italiani, ma i prezzi sono a dir poco proibitivi.
Manca ormai davvero poco alla vigilia di Capodanno. Per chi ama il lusso, l’ultima sera dell’anno è l’occasione perfetta per vivere esperienze uniche. E un esempio è offerto dal menù stellato firmato da Antonino Cannavacciuolo.
Se le idee per piatti dal sapore buonissimo si sono esaurite tra Vigilia, Natale e Santo Stefano, per organizzare un buonissimo cenone di Capodanno si potrà prendere spunto da uno dei menù più costosi di Italia, quello di Cannavacciuolo. Primi piatti saporiti ed elaborati o una crostata salata per dolce non saranno certo all’altezza delle ricette dello chef stellato tra i più noti al mondo.
La cucina di Antonino Cannavacciuolo, tra tradizione e innovazione
«Cucinare, per me, è sentire il richiamo dei luoghi in cui sono cresciuto. Accogliere le persone è far scoprire luoghi in cui non sono mai state». E chi meglio dello chef stellato Antonino Cannavacciuolo, originario della penisola sorrentina, potrebbe preparare alla perfezione il cenone di Capodanno secondo il menù della tradizione a base di pesce che esalta il sapore del pesce appena pescato?
Il cuoco più famoso di Italia, personaggio televisivo e chef premiato con 7 stelle Michelin, è pronto ai fornelli per realizzare la cena dell’ultimo dell’anno più desiderata dagli italiani. Come scrive Cannavacciuolo sul proprio sito web dedicato alla cucina, in tutti i piatti da lui preparati riecheggiano i sapori e gli odori della Campania.
Originario della città di Vico Equense, situata «tra lo splendido mare della penisola sorrentina e le soleggiate campagne dell’entroterra», lo chef dà vita a preparazioni uniche che esaltano i sapori dei suoi luoghi di infanzia.
Il menù da 500 euro bevande escluse di Antonino Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo propone un menù a 500 euro a persona bevande escluse. Agli stuzzichini seguono le due portate degli antipasti. La prima è composta da ostrica, caviale, granita al rapanello, latticello; mentre la seconda è scampi crudi alla “pizzaiola” e acqua di polpo, forse il piatto più fotografato. C’è poi un cavolfiore, kimchee, mandorla e pomodoro.
Si passa poi ai primi con uno spaghetto allo zafferano, ricci di mare e quinoa croccante. E a seguire i plin di agnello alla brace con zuppa forte e gamberi rossi. Come secondo lo chef propone un rombo con cime di rapa, latticello e olio di broccolo oltre anche a un cilindro di pasta alla genovese con carciofo e topinambur.
Cannavacciuolo propone poi pre dessert, dessert e infine la piccola pasticceria, babà e code di aragosta, dolci tradizionali napoletani. Per quanto riguarda i vini, la carta è lunghissima con circa duemila etichette in continua evoluzione.
Dove degustare il menù di Antonino Cannavacciuolo
Questo menù davvero particolare potrà essere degustato presso Villa Crespi relais 5 stelle lusso sul lago d’Orta, dove si fondono hôtellerie di lusso e ristorazione stellata. Il ristorante di Cannavacciuolo è per il terzo anno consecutivo il miglior fine dining in contesto di ospitalità alberghiera per la guida 50 Top Italy 2024. Inoltre nel 2022 ottiene la terza stella Michelin, diventando uno tra i 140 ristoranti che vanta questo riconoscimento.