Natale in giro per l’Italia: buon cibo e tradizione, le scelte migliori

Natale in giro per l’Italia: le destinazioni migliori tra cui scegliere, dove buon cibo e tradizione formano un connubio perfetto

Ti sei impegnato per oltre un mese affinché, in casa tua, fosse tutto perfetto. Hai investito denaro e tempo prezioso per decorare la tua abitazione, cercando minuziosamente lo stile che più si confacesse alla stessa (qui se sei ancora alla ricerca di ispirazione).

borgo natalizio
Le tradizioni culinarie italiane che non conosci (Pallavoloferrara.it)

Se, però, l’idea di trascorrere l’ennesimo Natale in casa non ti soddisfa e desideri partire alla scoperta di location nuove, così come di tradizioni che non hai mai sperimentato prima, sappi che non è ancora tutto perduto.

C’è ancora possibilità, infatti, che tu possa trovare offerte last minute che ti offrano soggiorni indimenticabili presso alcune destinazioni italiane poco gettonate. La domanda da porsi, a questo punto, è: quale scegliere?

Nord Italia: la scelta è tra Friuli ed Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna: dove gusto e tradizione si incontrano. Se desideri testare un dolce tipico della prima delle due regioni indicate, la scelta non potrà che ricadere sulla gubana. Parliamo di un dolce dalle origini antichissime: una pasta lievitata con all’interno frutta secca, aromatizzata con grappa e marsala.

Dove poterne fare scorta? Cividale del Friuli, uno splendido borgo al confine con la Slovenia, si rivelerà essere il contesto ideale in cui farne abbondanti scorpacciate. Nella vicina Emilia-Romagna, invece, potresti decidere di far tappa in occasione del Capodanno: il giorno perfetto per gustare un piatto fumante di cotechino e lenticchie.

cotechino modena
Il cotechino tipico di Modena (Pallavoloferrara.it)

Questo insaccato, prodotto con una miscela di carni di spalla, collo, garretto e guancia di maiale, lo trovi in abbondanza soprattutto a Modena. Si tratta, infatti, di un prodotto che gode del riconoscimento di Indicazione geografica protetta (Igp).

Sardegna o Campania: le tradizioni da non farsi mancare

Se la tua intenzione è quella di prendere un aereo e volare in Sardegna, allora ti consigliamo di fare scorta dei famosissimi “pipieddas de cappa”. Si tratta di squisiti biscotti, facilmente riconoscibili per via della glassa a base di zucchero e limone che li ricopre.

Questi biscotti vengono serviti in abbondanza sulle tavole natalizie, ma anche nella restante parte dell’anno, quando divengono un “must” degli appuntamenti culinari domenicali. Se, invece, l’idea di fare scorpacciate di dolci non dovesse allettarti e fossi più tipo da brodo, la minestra maritata tipica campana è la ricetta della tradizione che fa per te.

Minestra
La minestra maritata campana (Pallavoloferrara.it)

Si tratta di una zuppa a base di carne e verdure, ricca e nutriente, pensata per inaugurare il menu di Santo Stefano. Un piatto antichissimo della tradizione partenopea, e per il quale, a oggi, si usa la carne per il bollito (in passato, i tagli adoperati erano scarti e interiora).

Roma: il pangiallo della tradizione

Si dice che il pangiallo romano sia un po’ come il panettone milanese. Un dolce in cui il colore giallo viene conferito proprio dall’impiego di zafferano, che ricopre pagnotte a base di uvetta, miele, canditi e frutta secca. A seconda della zona di Roma e provincia in cui lo mangerai, peraltro, potresti trovarlo arricchito da condimenti extra: cioccolato, ciliegie candite e tanti altri.

Gestione cookie