Il caso Sinner prosegue, trascinandosi dietro molte polemiche, a queste si aggiunge l’attacco intollerabile di un altro tennista.
Questa volta, a finire al centro della bufera, è il tennista australiano Nick Kyrgios, anche lui, in questo periodo, alle prese con gli allenamenti per gli imminenti Australian Open, al via il prossimo gennaio. Kyrgios è uno dei principali accusatori di Jannik Sinner, che del tennista italiano ha sempre parlato male, forse per via della rivalità che va oltre l’aspetto sportivo.
Ma Kyrgios, sin dall’inizio di carriera ha fatto parlare di sé, per via del suo comportamento nevrotico nei confronti del pubblico, degli arbitri e della stampa. Un carattere irrequieto, il suo, e una lingua molto affilata, che ne hanno compromesso la reputazione in più occasioni. Il suo controverso rapporto con il tennis professionistico gli ha comportato numerose sanzioni. Ora, il duro attacco contro Sinner.
Tra insulti agli avversari, alcuni anche molto sgradevoli, condotta contraria all’integrità di gioco, insolenza nei confronti di arbitri e pubblico, fino agli atti osceni e comportamento antisportivo, su Nick Kyrgios ci sono tante cose da dire. Una delle ultime reazioni antisportive era avvenuta proprio contro Jannik Sinner, durante i Masters di Miami, quando aveva insultato l’italiano per tutto il match, pagando poi una sanzione di 35 mila dollari per “abusi verbali”.
La volta precedente, invece, era stato sanzionato con 25 mila dollari di multa per aver scagliato la racchetta contro Rafael Nadal, in un incontro nel quale era stato stracciato. Insomma, un animo ribelle, che ora ha superato ogni limite. Presso l’ATP, infatti, è giunta una lettera firmata da alcuni professionisti, i quali citano l’articolo numero 8.03 del codice di condotta dell’ATP, nella quale si richiede di intervenire contro l’australiano, per l’ennesima volta.
In vista degli Australian Open, Kyrgios ha lanciato nuove accuse contro il numero 1 al mondo, affermando: “scatenerò una bolgia contro di lui, se lo dovessi incontrare”. In pratica, una minaccia bella e buona, senza contare che questa arriva dopo una lunga serie di accuse riguardanti la questione Clostebol e il caso di doping. L’ATP dovrebbe intervenire, dovrebbe prendere una posizione in maniera formale contro Nick Kyrgios.
Si richiede espressamente di intervenire contro Kyrgios, accusato di diffamazione e di messaggi di odio nei confronti dei colleghi. Le sue parole di violenza sono intollerabili, e il suo ruolo non è consono nel mondo dello sport professionistico. “Siamo costernati e preoccupati dalle malvagie espressioni di Nick Kyrgios”, si legge nella lettera, e si temono disagi per il torneo australiano.
Anche in memoria di diversi atti violenti accaduti sul campo nel corso degli anni, come l’accoltellamento di Monica Seles, nel 1993, pugnalata da un tifoso ossessionato da Steffi Graf. Una condotta non tollerabile. Il messaggio è diretto anche all’ex tennista Andrea Gaudenzi, oggi presidente dell’ATP, chiamato a prendersi le dovute responsabilità e a intervenire nell’immediato contro una minaccia reale.
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