Myriam Sylla, ma che ha fatto in campo: alla fine volano sorrisi VIDEO

Nel corso del match di cartello tra Milano e Scandicci, la forte schiacciatrice si è rivolta all’arbitro. Ne è venuto fuori un siparietto tutto da ridere tra Myryam Silla ed il direttore di gara.

Anche le atlete di alto livello possono trovarsi coinvolte in situazioni imbarazzanti o inaspettate. È proprio ciò che è accaduto a Myriam Sylla, schiacciatrice della Nazionale e della squadra di pallavolo Numia Vero Volley Milano. C’è un episodio curioso che è avvenuto nel corso del match avvenuto tra la franchigia lombarda e la Pallavolo Savino Del Bene Scandicci. La sfida, che si è conclusa con una vittoria per Scandicci al tiebreak, ha regalato un momento di ilarità che ha coinvolto le giocatrici, il pubblico ed i telecronisti che commentavano l’evento.

Il match è stato caratterizzato da una intensa competizione, ma è stato un episodio specifico a catturare l’attenzione di tutti. Durante il primo tiebreak, sul punteggio di 2-2, l’arbitro Giuseppe Curto ha deciso di avvalersi del video check per rivedere una chiamata controversa. La decisione riguardava un presunto “tocco” da parte delle giocatrici avversarie durante un muro collettivo. Le telecamere hanno confermato la decisione dell’arbitro, ma il risultato finale ha lasciato la Sylla visibilmente frustrata.

Myriam Sylla e la sua protesta divertente

Con un gesto di disperazione, Sylla si è rivolta al direttore di gara, cercando di capire perché quella chiamata fosse così rigorosa. “Ma proprio oggi te ne dovevi ricordare?”, ha esclamato la 29enne pallavolista di Palermo, portandosi le mani al volto in un gesto di incredulità. E con una risata fortemente sarcastica. L’interazione tra la giocatrice e l’arbitro, avvenuta a microfoni aperti, ha strappato sorrisi non solo a chi era in campo, ma anche ai telecronisti Rai, Marco Fantasia e Giulia Pisani, che hanno commentato il siparietto con grande divertimento.

L’arbitro Curto ha risposto con un sorriso: “Sono qui per questo, Myriam, per le regole”. Una affermazione che ha messo in luce la serietà con la quale gli ufficiali di gara devono affrontare ogni situazione, anche quando si tratta di momenti di tensione e pressione come quelli di una partita di alto livello. Per alcuni però questo episodio ha messo in discussione anche la comprensione delle regole da parte dei tecnici e delle giocatrici.

Stefano Lavarini, allenatore della squadra di Milano, ha mostrato segni di frustrazione mentre discuteva con l’altro arbitro, Gianluca Cappello. “Ma da quand’è che c’è questa regola?”, ha chiesto Lavarini, ricevendo la risposta che la norma in questione fosse in vigore “da sempre”. Nel video che segue puoi ascoltare il dialogo tra la Sylla e l’arbitro.

Che cos’è la regola del muro collettivo

La regola del “muro collettivo” è, in effetti, una delle più intricate nel regolamento di pallavolo. Secondo le disposizioni, un muro collettivo è considerato tale quando due o tre giocatrici si posizionano vicine tra loro ed una di loro tocca la palla. Questo significa che anche un gesto apparentemente semplice può avere ripercussioni significative sul punteggio e sullo sviluppo del gioco.

In questa circostanza, il punto contestato si è rivelato cruciale per la dinamica della partita. Nonostante la squadra di Milano sia riuscita a recuperare e portarsi in vantaggio 8-7, ha subito poi un parziale di 4-0 che ha permesso alla Savino Del Bene di prendere il sopravvento. E ciò ha confermato come una singola decisione arbitrale – in questo caso corretta – possa influenzare significativamente l’andamento di un match.