Polemiche nel tennis riguardanti il montepremi tra sportivi: “uomini e donne non sono uguali, non è giusto dare gli stessi soldi”.
Insorge un’aspra polemica nel mondo del tennis, condotta proprio da una grande ex di questa disciplina, il tennista russo Nikolaj Davydenko, ritiratosi nel 2024, a soli 33 anni. In carriera, il tennista ha vinto molto, diventando il numero 3 al mondo nel ranking ATP nel novembre 2006. Un grande campione, oggi allenatore, la cui ultima intervista ha sollevato un polverone.
L’intervista a Nikolaj Davydenko sta facendo discutere molto. Alla partita di addio della tennista Elena Vesnina, anche lei russa, Davydenko ha parlato di diversi argomenti, toccandone alcuni molto delicati, come quello relativo ai premi in denaro erogati agli sportivi. Proprio riguardo la parità di montepremi tra uomini e donne, le parole del tennista hanno lasciato perplessi.
Nikolaj Davydenko, durante la cerimonia di addio della tennista russa Elena Vesnina, ha rilasciato una lunga intervista, trattando vari importanti temi, dalle regole sul doping alla forma fisica di Novak Djokovic, per poi spingersi oltre, toccando le cifre date in premio agli Slam. Intervistato dall’emittente MatchTV, il russo ne ha avute per tutti. Prima ha parlato della forma fisica di un gigante come Nole, il quale, imperterrito, continua a giocare.
“Si può ingannare la natura solo per un paio di anni, ma a un certo punto bisogna dire basta. Non siamo robot, i carichi di stress sono importanti, gli infortuni accadono” ha dichiarato, esortando quindi l’ex numero uno al mondo a pensare al ritiro. Ma non solo, perché Davydenko si è soffermato anche sulla questione doping, che quest’anno ha travolto Jannik Sinner.
Riguardo alle regole sempre più astringenti sul doping, secondo il russo si sta esagerando, e non si può correre il rischio di una squalifica per una semplice leggera contaminazione da massaggio alle gambe. Una cosa assurda, visto che “ai nostri tempi mangiavamo e bevevamo senza avere paura di doparci, di certo non diventi un giocatore migliore assumendo una pillola”. E ancora, “Il tennis è il tennis, non diventerai numero 1 al mondo con il doping”.
Infine, la questione del montepremi tra uomini e donne. Uno dei passaggi più controversi dell’intervista rilasciata da Nikolaj Davydenko è stato sicuramente quello relativo all’erogazione dei premi in denaro ai tennisti e alle tenniste. Secondo l’ex campione, non sarebbe giusto dare la stessa cifra sia agli uomini che alle donne. Non per una questione di principio, ma per il semplice fatto che gli uomini giocano molto di più.
I match degli uomini sono molto più impegnativi rispetto a quelli delle donne. “Nei tornei di categoria 250, 500 o 1000 è possibile, ma non negli Slam”, ha affermato il tennista, prendendo poi ad esempio Serena Williams: “Lei ha vinto gli Slam perdendo solo 10 game in tutto il torneo, ha vinto senza nemmeno sudare. Gli uomini perdono 10 game solo nella prima partita, lottano tre volte di più delle tenniste, quindi pagare un premio uguale è ingiusto”.
Per l’ex numero 3 al mondo, dunque, è sbagliato pagare lo stesso montepremi tra circuito maschile e femminile del tennis. Insomma, la differenza tra i due circuiti è evidente soprattutto nei tornei più importanti, come gli Slam. “Le donne non giocano mai 5 set, non giocano così tanto tempo”.
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