Un Natale tra freddo e tanta neve ma anche grandi rincari: quanto costano le vacanze quest’anno? Il dato è clamoroso
Manca poco al Natale e, nonostante l’aria di festa, l’economia delle vacanze quest’anno sembra avere un retrogusto amaro per molti italiani. Con il caro-vita che continua a mordere, sono in molti a dover fare i conti con i rincari dei costi per viaggiare durante le festività.
La voglia di partire c’è, e lo dimostra il dato che riguarda i viaggiatori: 11,5 milioni di italiani, infatti, hanno già pianificato un viaggio, contribuendo a un ritorno economico che si prevede sfiorerà i 4 miliardi di euro. Ma mentre l’entusiasmo per il viaggio è alto, i conti non tornano sempre come si vorrebbe.
Un Natale tra tagli e prestiti: il dilemma dei vacanzieri
Secondo una ricerca condotta da Facile.it in collaborazione con Emg Different, il quadro che emerge è complesso. Nonostante il contesto economico sfavorevole, circa il 32% dei vacanzieri ha dichiarato di avere a disposizione un budget più ampio rispetto all’anno scorso. Tuttavia, non tutti sono nella stessa situazione.
Il 23% degli intervistati ha visto i propri fondi per le vacanze ridursi a causa della difficile congiuntura economica. Alcuni, infatti, non si sono fatti scrupoli ad accendere un prestito personale per permettersi un breve viaggio. L’aumento dei prezzi si fa sentire, e per qualcuno è ormai impossibile far quadrare i conti senza l’aiuto di un finanziamento. Il dato che colpisce di più è quello relativo alla fascia di età tra i 25 e i 34 anni, dove il 4% dei viaggiatori ha dovuto ricorrere a un prestito per partire.
Chi ha fatto domanda di prestito per le vacanze ha richiesto, in media, circa 6.000 euro, un importo che è aumentato del 5% rispetto al 2023. È evidente che il sogno di un viaggio natalizio, per molti, ha un costo più elevato che mai. La situazione si complica ulteriormente quando si considerano i rincari nei vari settori del turismo: trasporti, alloggi e attività ricreative sono tutti aumentati, a volte in maniera anche molto marcata.
Rincari a 360 gradi: dai voli ai treni, dalla montagna e lo skypass al mare
La prima spesa che fa storcere il naso è il costo dei trasporti. Il 66% dei viaggiatori si sposterà in auto, con una media di 575 km percorsi. Se il prezzo del carburante ha visto un lieve calo rispetto ai picchi estivi, con un costo medio di 1,76 euro/l per benzina e diesel, la situazione è ben più complicata per chi ha scelto aerei, treni o traghetti.
Secondo le stime di Consumerismo No Profit, i voli per le festività natalizie registrano aumenti che vanno dal 15% al 20% rispetto allo scorso anno, con alcuni voli che hanno visto incrementi ben più alti, anche fino al 100%. Per esempio, un volo andata e ritorno da Milano a Catania costa quest’anno il 50-60% in più rispetto al 2023. E se Milano-Palermo ha visto un aumento del 65-70%, Milano-Napoli è aumentata del 50%. Insomma, per volare durante le feste ci vorrà un bel po’ più di budget.
Chi sceglierà di viaggiare in treno non potrà evitare un altro aumento, con rincari che vanno dal 10% al 300% per le tratte più popolari. E il record spetta alla tratta Milano-Reggio Calabria, dove i prezzi possono toccare anche i 345 euro a persona, un’escalation che non lascia certo indifferenti i pendolari. Non vanno meglio i traghetti: le isole più ambite, come Sicilia e Sardegna, vedono i biglietti salire tra il 10% e il 20%, con una stangata che si fa sentire soprattutto in alta stagione.
Non va meglio nemmeno sul fronte dei pernottamenti: i costi per alloggiare in hotel o strutture ricettive sono aumentati dell’8,1% rispetto all’anno scorso, mentre le case vacanza o i bed and breakfast non sono da meno, con aumenti che si aggirano intorno al 5-7%.
La buona notizia? Quasi il 46% degli italiani opterà per il classico soggiorno da parenti o amici, riuscendo a risparmiare un po’ sul fronte dell’alloggio. Ma per chi ha scelto di andare in montagna a sciare, i rincari degli skipass sono un’altra doccia fredda: in tre anni, infatti, i costi sono aumentati in media del 30%. Per esempio, il Dolomiti Superski ha visto un aumento del 23,9% rispetto al 2021, mentre a Livigno e Bormio si toccano picchi del 28%.
Un Natale più caro, ma gli italiani non rinunciano a viaggiare
Nonostante i rincari, la voglia di partire non sembra diminuire. Forse perché, alla fine, il viaggio rappresenta una delle poche opportunità di svago e relax in un periodo che è, per molti, segnato da stress e difficoltà economiche. E se i costi salgono, la domanda è: quanto siamo disposti a sacrificare per un po’ di felicità sotto l’albero? La risposta, a quanto pare, è che molti italiani non sono pronti a rinunciare al viaggio, nemmeno di fronte agli aumenti di prezzo. Ma, con ogni probabilità, il Natale 2024 sarà quello delle vacanze più costose di sempre.