Volley femminile, lo sai che nel Dream Team del decennio ci sono due italiane? Ecco chi

Nel Dream Team del decennio di volley femminile ci sono due atlete italiane: lo sai di chi si tratta?

La CEV (Confederazione Europea di Pallavolo) ha recentemente rivelato il suo “Dream Team” per il decennio 2010-2019, un riconoscimento che celebra le migliori atlete della pallavolo femminile internazionale. Un’opportunità per riflettere su una decada di spettacolo e talento, durante la quale le giocatrici hanno conquistato successi straordinari a livello di club e in nazionale. La composizione del Dream Team è stata affidata a tre allenatori di grande esperienza e prestigio: Giovanni Guidetti, Gert Vande Broek e Svetlana Ilic. Ognuno di loro ha scelto le sette giocatrici che più hanno segnato l’ultimo decennio con le loro performance straordinarie.

Pallavolo
Volley femminile, lo sai che nel Dream Team del decennio ci sono due italiane? Ecco chi – Pallavoloferrara

E tra queste, ci sono ben due italiane che hanno conquistato un posto di diritto in questa selezione esclusiva. Ma chi sono queste campionesse che si sono distinte nel panorama internazionale? Scopriamo le giocatrici italiane che hanno lasciato il segno nel mondo della pallavolo.

Le italiane nel Dream Team: due icone azzurre

Una delle italiane che fa parte del Dream Team è Monica De Gennaro, il libero che ha stregato allenatori e avversari con la sua straordinaria abilità difensiva e il suo incredibile spirito di squadra. Secondo gli allenatori selezionatori, se dovessero chiedere a 100 allenatori di scegliere il libero ideale, il 99% di loro sceglierebbe Monica. La sua capacità di leggere il gioco, di difendere in modo impeccabile e di alzare il livello della squadra ogni volta che scende in campo è stata determinante.

Monica De Gennaro
Le italiane nel Dream Team: due icone azzurre (Ansa Foto) – Pallavoloferrara

Giovanni Guidetti l’ha definita una “seconda persona in campo”, un libero che non si limita alla difesa, ma è anche capace di impostare un attacco decisivo. E in effetti, Monica è stata una delle pochissime liberi in grado di realizzare attacchi decisivi, un aspetto che la distingue nel suo ruolo.

Accanto a Monica, c’è Francesca Piccinini, la vera leggenda della pallavolo italiana, scelta come banda nel Dream Team. Con una carriera che ha attraversato più di due decenni, Piccinini ha scritto pagine indimenticabili della storia della pallavolo, ottenendo successi sia con la Nazionale che nei club. Guidetti, che ha avuto il privilegio di lavorare con lei, ha dichiarato che una squadra di questo livello non sarebbe mai completa senza una giocatrice come Francesca.

Con un palmarès ricco di trofei, tra cui mondiali, europei e coppe dei campioni, Piccinini ha sempre portato in campo quella classe, determinazione e leadership che la contraddistinguono. La sua presenza nel Dream Team del decennio è la naturale conclusione di una carriera straordinaria.

Non solo Piccinini e De Gennaro: le altre 4 giocatrici

Oltre alle due italiane, il Dream Team del decennio ha visto la presenza di giocatrici straordinarie provenienti da altre nazioni, come la serba Maja Ognjenovic, selezionata come palleggiatrice. La sua capacità di adattarsi a qualsiasi situazione, di fare gioco per la squadra e di vincere tutto con la sua nazionale è stata riconosciuta da tutti. Stessa considerazione per la centrale Milena Rasic, anche lei della Serbia, e per l’opposto Tijana Boskovic, che ha dominato la scena internazionale con la sua versatilità in attacco e difesa. Non meno importante è stata la presenza della turca Gözde Kirdar, una delle bande più ammirate per la sua qualità in ricezione e la sua leadership sul campo.

Questo Dream Team del decennio non è solo una celebrazione di talento individuale, ma anche una testimonianza dell’evoluzione e della crescita della pallavolo femminile. Le giocatrici selezionate non solo hanno vinto trofei prestigiosi, ma hanno anche incarnato valori come la resilienza, la determinazione e l’altruismo. Il loro impatto sul gioco è stato immenso, e averle viste in azione ci ha permesso di apprezzare ancora di più la bellezza di questo sport.

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