Jannik Sinner continua a stupire per il livello di tennis raggiunto. Eppure dal presidente FIT Binaghi arriva una piccola tirata d’orecchie
Jannik Sinner non è neanche più una sorpresa. Da volto nuovo del tennis mondiale, ormai il nostro campione si è trasformato in una certezza assoluta, un “ingiocabile” come i campioni subito prima di lui. Non servivano le ATP Finals giocate da alieno per certificarlo ma ormai sembra ovvio a tutti: Sinner detta il passo, gli altri provano (a fatica) a stargli dietro.
Un talento cristallino che, con la sua incredibile stagione, ha conquistato non solo i cuori dei tifosi ma anche i riflettori della ribalta internazionale. Non c’è da sorprendersi, dunque, se il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha parlato di lui con toni entusiastici.
Sinner ha vinto tutto: due Slam, le Finals di Torino, ed è diventato il numero uno al mondo. Un trionfo dietro l’altro che ha reso questo anno semplicemente straordinario per il tennis italiano. Tuttavia, proprio nel mezzo di tanto entusiasmo, Binaghi non ha resistito a lanciare una piccola stoccata.
Nel frattempo, non si può ignorare il contesto più ampio che circonda Sinner. Mentre il 2024 si chiude come un anno perfetto per il campione altoatesino, c’è anche un’ombra che incombe, quella del caso doping che ha gettato una lunga ombra sul tennis internazionale. Ma Binaghi è chiaro su questo punto: “Jannik non è condizionabile in nessun modo, riesce a trarre energia positiva da qualsiasi situazione”.
È un ragazzo solido, che sembra non lasciarsi influenzare da nulla, nemmeno da scandali o incidenti che potrebbero destabilizzare chiunque altro. “Nonostante tutto, ha fatto un anno straordinario”, prosegue Binaghi, ricordando i due Slam vinti, il trionfo alle Finals e il suo status da numero uno al mondo.
Il Successo del Tennis Italiano e le Finals di Torino
Il presidente della Federazione, poi, ha parlato di quello che definisce il momento migliore in assoluto per il tennis italiano. La vittoria di Sinner alle Finals di Torino è solo la punta dell’iceberg di un anno da ricordare, e la conferma che le Finals resteranno in Italia fino al 2030 è stata un’altra grande vittoria.
“Abbiamo fatto gruppo con le istituzioni, il governo, gli sponsor e abbiamo ottenuto un prolungamento del contratto per altri 5 anni”, ha sottolineato Binaghi, lasciando trasparire l’orgoglio per un lavoro di squadra che ha portato risultati concreti. Il tutto senza fughe in avanti, senza protagonismi: solo un lavoro collettivo per il bene del tennis italiano.
Binaghi e gli sponsor di Sinner: “Esagerato, ma in media con i n.1”
“Gliel’ho detto, un po’ esagera”, ha dichiarato Binaghi in un’intervista al Corriere, riferendosi alla presenza costante di Sinner nelle pubblicità. Effettivamente, Jannik è diventato uno dei volti più riconoscibili non solo sui campi da tennis, ma anche sugli schermi televisivi e sui cartelloni pubblicitari di mezza Europa. L’immagine del giovane campione è ovunque: dagli spot per le auto alle campagne di moda, fino alle pubblicità per le bevande energetiche. Binaghi, da buon presidente, guarda al talento e alla disciplina, e non manca di dare consigli anche su come bilanciare la propria immagine pubblica.
Ma, prima di sembrare troppo severo, Binaghi si è anche affrettato a mettere tutto nella giusta prospettiva: “Mi hanno mostrato i conti e in quanto numero 1 al mondo rientra nella media che avevano anche Federer e Nadal”.
Insomma, la storia si ripete: quando un tennista raggiunge l’apice del successo, l’interesse degli sponsor è inevitabile e il nome di Sinner è ormai sinonimo di garanzia e successo. Come per Federer e Nadal, anche Jannik si trova ora al centro di un’attenzione che travalica il campo da gioco. E chi potrebbe biasimarlo? Quando si diventa il numero uno del mondo, il volto di un’intera generazione di appassionati, gli sponsor fanno parte del pacchetto.
Forse la piccola “bacchettata” sulle pubblicità è solo un modo per ricordare che, anche nel pieno del successo, è importante rimanere con i piedi per terra. Sinner, con il suo talento e la sua determinazione, ha davanti a sé un futuro luminoso, e il consiglio di Binaghi — pur nella sua forma bonaria — è un invito a non lasciarsi distrarre dalle luci della ribalta.
Ma se i conti tornano e le vittorie arrivano, è difficile non vedere in Jannik Sinner un nuovo modello di campione. Uno capace di tenere alto il nome dell’Italia, sia in campo che fuori. E chissà, magari proprio la sua capacità di essere presente ovunque – in campo, nei cuori dei tifosi, sugli schermi delle pubblicità – è il segreto di quel fenomeno che è diventato.