Telefonate spam, arriva lo stop definitivo: che notizia per gli italiani, ora non ci saranno più. Ecco cos’è successo
Hai presente quelle fastidiosissime telefonate che ti svegliano all’alba, o peggio, che ti interrompono nel bel mezzo della tua giornata? Sono chiamate provenienti da numeri che sembrano italiani, ma poi, dall’altra parte della linea, ti trovi davanti un operatore che ti propone servizi improbabili, o peggio, cerca di venderti contratti senza che tu lo abbia mai richiesto.
È un fenomeno che in tanti ormai conoscono bene, ma finalmente sembra che qualcosa stia cambiando. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha deciso di intervenire per fermare queste pratiche invasive, puntando a ridurre le chiamate indesiderate, specialmente quelle che arrivano dall’estero, mascherate da numeri italiani. Ma cosa cambia davvero per gli italiani? E come possiamo finalmente mettere un freno a questo bombardamento di telefonate?
Il nuovo intervento dell’AGCOM è una boccata d’aria fresca per gli utenti, che da troppo tempo si vedono bombardati da telefonate indesiderate. L’Autorità ha infatti deciso di introdurre nuove regole per combattere il fenomeno del CLI spoofing, una tecnica con cui i chiamanti manipolano il numero di telefono che appare sullo schermo del destinatario, facendolo sembrare locale quando in realtà la chiamata arriva dall’estero.
La nuova regolamentazione obbligherà gli operatori telefonici nazionali a bloccare le chiamate internazionali che si mascherano da numeri italiani. Questo significa che non vedremo più apparire sul nostro cellulare numeri con prefisso 02 o 06, che sembrano “familiari” ma in realtà nascondono frodi e vendite aggressive. Un bel passo in avanti per difendere la nostra privacy e ridurre le chiamate spam che tanto ci infastidiscono.
Le telefonate non richieste sono tra le pratiche più odiate dai consumatori italiani, e non è difficile capirne il motivo. Ogni giorno, milioni di persone ricevono chiamate da call center che cercano di vendere tutto, dai contratti telefonici a polizze assicurative. Non importa se sei al lavoro, in un incontro importante o semplicemente a cena con amici: queste chiamate arrivano senza preavviso, a tutte le ore del giorno, e spesso interrompono momenti importanti.
Il problema non è solo nel fastidio, ma nel fatto che molte di queste chiamate sono aggressive e non sempre trasparenti: i venditori cercano di spingere contratti poco chiari o inadeguati alle reali esigenze dei consumatori.
Ma come fanno questi call center a ottenere il nostro numero? La risposta è inquietante: i numeri telefonici vengono spesso venduti o ceduti da terze parti, come aziende che gestiscono database di consumatori, o tramite pratiche illecite di acquisizione dati.
A volte, i numeri vengono recuperati semplicemente attraverso il nostro comportamento online, come la registrazione a siti web che chiedono il nostro numero di telefono per finalità commerciali, o tramite concorsi e giochi a premi che mascherano la loro reale intenzione. Anche quando pensiamo di aver dato il nostro numero solo ad aziende di fiducia, può succedere che questi dati finiscano nelle mani sbagliate.
La buona notizia è che l’AGCOM sta facendo il possibile per ridurre il fenomeno, ma nel frattempo ci sono alcune azioni che possiamo intraprendere per proteggere la nostra privacy. Innanzitutto, è sempre meglio non rispondere a numeri sconosciuti, soprattutto se si trovano al di fuori dell’orario lavorativo. Inoltre, è utile iscriversi al registro delle opposizioni, un servizio che consente di bloccare il telemarketing su numeri privati.
Con il nuovo intervento dell’AGCOM, ci sono buone speranze che il fenomeno delle chiamate fraudolente e invasive diminuisca sensibilmente. Resta il fatto che, fino a quando non entreranno in vigore tutte le nuove misure, sarà fondamentale continuare a essere consapevoli dei rischi legati alla condivisione dei nostri numeri telefonici.
E tu, quante volte ti sei trovato a bloccare numeri sospetti? Oggi, più che mai, è importante essere vigili e sapere come difendersi dalle telefonate fastidiose che invadono la nostra privacy. Con queste nuove regole, forse finalmente riusciremo a godere di un po’ di pace!
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