Moise Kean è finalmente sbocciato: l’attaccante ex Juve ha numeri da capogiro alla Fiorentina, ma c’è un retroscena che poteva cambiare tutto
Immagina di avere tutto: talento, potenza fisica, una promessa di futuro brillante. Eppure, qualcosa va storto. Moise Kean conosce bene questa sensazione. A soli 24 anni, la sua carriera sembrava già una parabola di alti e bassi, di occasioni sfiorate e promesse non mantenute. Ma quest’anno, qualcosa è cambiato: Kean non è più una potenzialità, è una certezza. Lo testimoniano i numeri da capogiro con cui ha iniziato la stagione.
Con la maglia della Fiorentina, Kean ha trovato il suo habitat ideale. In 11 presenze in campionato, ha segnato 8 gol, a cui si aggiungono 1 rete in Conference League e 2 gol nelle qualificazioni alla UECL. Per non farsi mancare nulla, ha lasciato il segno anche con la Nazionale, siglando una rete contro Israele. Insomma, è l’anno di Kean, e i tifosi viola lo sanno bene.
Quando la Fiorentina lo ha acquistato per 13 milioni più 5 di bonus, in pochi avrebbero scommesso su un impatto così devastante. Oggi, dopo pochi mesi, quel prezzo sembra ridicolo. Il valore di mercato di Kean potrebbe già essere raddoppiato e, se continua così, rischia di sfiorare il triplo entro fine stagione. Ma attenzione: nel contratto c’è una clausola rescissoria da 52 milioni, valida anche per i club italiani. Un tetto che potrebbe trasformarsi in una manna per la Fiorentina, pronta a realizzare una delle plusvalenze più clamorose della sua storia.
Eppure, c’è un retroscena curioso che aggiunge una sfumatura diversa alla sua storia. Lo ha raccontato lo stesso Raffaele Palladino, l’allenatore che oggi sta trasformando Kean nel giocatore che tutti aspettavano: “Non vi nego che lo volevo già a Monza. Lo vedevo come un grande attaccante. Ha tutto”.
Lo scorso gennaio, Kean era vicino al prestito al Monza, ma l’affare saltò all’ultimo. Un peccato, o forse no, perché quella mossa avrebbe potuto rappresentare un punto di svolta anticipato nella sua carriera. Forse la Juventus, vedendo il suo potenziale esplodere, avrebbe scelto di trattenerlo come vice Vlahovic o, almeno, avrebbe potuto cederlo a una cifra decisamente più alta. Invece, il club bianconero ha preferito cederlo definitivamente, sottovalutando quanto potesse fare la differenza in un contesto che credesse in lui.
Oggi Kean è protagonista. Fisico, velocità, tecnica e un innato senso del gol: tutto ciò che aveva promesso da giovane ora è realtà. Ma viene spontaneo chiedersi: cosa sarebbe successo se avesse trovato prima l’allenatore giusto? Se il Monza, o la stessa Juventus, gli avessero dato una chance concreta già a inizio 2023?
Alla Fiorentina, ora, non interessa il passato. Palladino ha preso in mano Kean e lo sta plasmando per il futuro. Sperando di tenerselo stretto: clausola rescissoria permettendo.
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