C’è un piccolo dettaglio a cui molti fanno poca attenzione ma che potrebbe contaminare l’acqua potabile che usiamo in casa.
Accanto a chi è un fedele sostenitore dell’acqua in bottiglia, altri non si fanno troppi problemi a bere l’acqua del rubinetto ogni giorno. In più la usiamo per cucinare, lavare la frutta e la verdura e pulire le stoviglie. La sua qualità quindi può avere un grosso impatto sulla nostra salute, e una contaminazione non tarderebbe a provocare malattie anche gravi in chi la utilizza.
L’acqua proveniente dalle condutture dell’acquedotto è sottoposta di frequente a controlli chimici e microbiologici, quindi da questo punto di vista si può stare tranquilli. Tuttavia la manutenzione dell’impianto idraulico delle case è di competenza di chi ci abita, così come lo stato dei rubinetti. In questi ultimi infatti si nasconde un potenziale pericolo a cui pochi fanno caso.
Ad allarmare a riguardo è stato un caso diventato di rilievo grazie ai social. In America una famiglia aveva notato che da qualche tempo tutti in casa non si sentivano bene, e avevano ipotizzato che l’acqua domestica potesse esserne la causa. Così avevano contattato un tecnico per far verificare l’impianto, per scoprire che il problema era dovuto a un elemento piccolissimo, ma infetto.
Cosa può contaminare l’acqua domestica nel rubinetto
Dal sopralluogo pare infatti che non ci fosse alcun danno sulle tubature, ma l’orrore è arrivato una volta esaminato il lavello. L’aeratore del rubinetto da cui prendevano l’acqua da bere era completamente intasato, pieno di residui di ghiaia, terra e sporcizia sul lato interno. Per riuscire a notarlo è servito svitarlo, perché dal lato esterno tutto sembrava nella norma.
Di base l’aeratore è un elemento introdotto appositamente per evitare che dal rubinetto escano sassolini o sporco disciolto, ma va sostituito con cadenza regolare. Diversamente la sporcizia si accumula all’interno e ristagna a lungo, facendo proliferare muffe e batteri. L’acqua che si beve passa attraverso questo strato di sporco e può arrivare a veicolare infezioni.
Il consiglio degli idraulici è quello di pulire l’aeratore almeno una volta al mese. Farlo è semplice, basta svitarlo e metterlo a mollo in una soluzione a base di aceto o candeggina. Dopo qualche minuto lo si può asciugare con cura e rimontarlo al suo posto. Ogni tre o quattro mesi conviene valutare di sostituirlo se appare rovinato, tanto i pezzi di ricambio si trovano facilmente.