Il Milan di Paulo Fonseca sembra avere nella difesa il punto debole: questa la strategia giusta per costruire una difesa solida
Immaginate una macchina sportiva di lusso, dal design accattivante e con un motore potente. Ora, pensate che al volante ci sia qualcuno che non riesce a sincronizzare i movimenti con i comandi. Ecco, questa è un’immagine che descrive bene la difesa del Milan in questa stagione: non un problema di qualità, ma di intesa e armonia. La sensazione è che i difensori non parlino la stessa lingua.
L’arrivo di Paulo Fonseca in panchina ha portato una nuova filosofia tattica, ma anche una sfida non da poco: ereditare un blocco di giocatori che, almeno fino ad oggi, non sembrano sposarsi alla perfezione con il suo stile. La retroguardia del Milan è composta da elementi validi presi singolarmente, ma incapaci di formare un reparto coeso. Tomori e Thiaw, per esempio, hanno caratteristiche che teoricamente potrebbero integrarsi, ma sul campo sembra che giochino due partite diverse.
E qui nasce la riflessione: se si vuole davvero credere nella visione di Fonseca, bisogna metterlo nelle condizioni di costruire una difesa che rispecchi pienamente il suo progetto. Non bastano solo indicazioni e allenamenti; serve materia prima che sia allineata alle sue idee, sia tecnicamente che tatticamente.
Ecco allora che si arriva al punto centrale: cedere Fikayo Tomori potrebbe essere la mossa chiave. Fa male anche solo pensarci, considerando il peso che il difensore inglese ha avuto nelle stagioni precedenti. Ma il suo avvio di stagione è stato tutt’altro che brillante, e i segnali di un disagio tattico sono evidenti. Fonseca chiede concentrazione, lettura del gioco e capacità di impostare. Tomori, abituato a un calcio più istintivo e fisico, sembra soffrire.
La buona notizia è che il mercato apprezza ancora molto il profilo del centrale inglese. Una cessione, magari già in estate, potrebbe portare nelle casse rossonere una cifra importante, utile per finanziare due acquisti mirati. E qui entrano in gioco nomi come Pavlovic e Gabbia, difensori giovani, con margini di crescita e caratteristiche che si sposano meglio con il calcio di Fonseca.
Non è solo Tomori a essere sacrificabile. Anche Thiaw ha mercato, e una sua eventuale partenza potrebbe ampliare il budget a disposizione. La priorità, però, è costruire un reparto dove ogni tassello sia scelto in funzione di una strategia condivisa. La difesa deve diventare un punto di forza e non un elemento di incertezza, come troppo spesso è stato in questa stagione.
Con nuovi innesti, la responsabilità sarà tutta di Fonseca. Una volta completato il mosaico, non ci saranno più scuse: la squadra dovrà dimostrare sul campo di aver fatto un salto di qualità. Il portoghese, dopo la prestigiosa vittoria contro il Real Madrid, ha guadagnato credito e fiducia. Ora serve una società pronta a seguirlo, anche a costo di scelte difficili.
Gilardino saluta il Genoa e conferma un trend: dura la vita professionale dei Campioni del…
La Serie A sta per salutare un calciatore simbolo del mercato negli ultimi 2 anni:…
Una navetta speciale che porta da Ischia alla casa di Babbo Natale: è finalmente realtà,…
Lorenzo Insigne sta per lasciare Toronto, dove ormai è finita. C'è la possibilità che torni…
Jannik Sinner continua a stupire per il livello di tennis raggiunto. Eppure dal presidente FIT…
L'inverno e le temperature rigide portano con sé l'influenza: ecco 5 rimedi per affrontala e…