Il Milan si gode il suo gioiellino italiano ma deve affrontare una grana relativa al 9 spagnolo. Le parole del mister sono piene di fastidio
Il Milan si prepara a vivere una serata storica con l’esordio da titolare di Francesco Camarda, giovane promessa del vivaio rossonero che a soli 16 e 8 mesi diventerà il più giovane calciatore nella storia del club a partire dal primo minuto.
Una notizia che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi, ma che si intreccia con un’altra vicenda decisamente più spinosa: il caso legato a Álvaro Morata, vittima di un infortunio in allenamento e al centro di una polemica che sta facendo discutere.
L’annuncio dell’esordio di Camarda è arrivato direttamente da Paulo Fonseca in conferenza stampa, con il tecnico portoghese che ha voluto sottolineare l’importanza del momento: “L’età non conta, guardo solo la qualità e non ho avuti dubbi su quale scelta fare dal momento dell’infortunio di Alvaro”. Per Camarda, cresciuto nel settore giovanile rossonero e autore di numeri straordinari a livello di under, si tratta di un’occasione d’oro per mostrare il suo valore in Serie A.
L’opportunità arriva anche a causa dell’assenza forzata di Álvaro Morata, bloccato da un problema fisico dopo un violento scontro con Strahinja Pavlovic durante l’ultimo allenamento. Un forte trauma cranico ha messo fuori gioco lo spagnolo per la sfida contro il Cagliari, aprendo così le porte al giovane talento italiano.
Ma se l’entusiasmo per Camarda dilaga, la situazione di Morata ha acceso un piccolo incendio a Milanello. Dopo l’infortunio, l’attaccante spagnolo ha ricevuto il via libera per rispondere alla convocazione della Nazionale spagnola, decisione che ha mandato su tutte le furie Fonseca. Il tecnico ritiene che Morata non sia in condizioni di giocare, tanto da averlo escluso dalla gara contro il Cagliari per precauzione.
La questione è nata col ct della Spagna, De La Fuente, che parlando di Morata ha spiegato che nonostante la forte botta ora ha fatto gli accertamenti e sta bene: “C’è un protocollo e dovrebbe riuscire a giocare la prima partita con noi. Altrimenti sarà pronto per la seconda”. Piccata la risposta dell’allenatore del Milan: “Non so come faccia a dire certe cose – ha detto Fonseca in conferenza stampa – Dopo una contusione alla testa il giocatore deve fermarsi dieci giorni. È il protocollo, non è un’opzione, non so come possa dire questo”.
La scelta di Morata di rispondere comunque alla convocazione non è piaciuta nemmeno a una parte dei tifosi rossoneri, che si interrogano sulla gestione dell’infortunio. D’altra parte, per il giocatore spagnolo la Nazionale rappresenta sempre una priorità, e non è raro che in queste situazioni si creino attriti tra club e selezioni nazionali.
Mentre l’assenza di Morata rappresenta un problema per il Milan, l’esordio dal 1′ di Camarda offre una nuova narrativa, più leggera e piena di speranza. Tutti gli occhi saranno puntati sul giovanissimo attaccante, chiamato a scrivere una pagina importante nella storia del club. Per Fonseca, la serata sarà un banco di prova su due fronti: gestire l’emozione di un debutto così speciale e navigare nelle acque agitate della polemica Morata.
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