Ora emerge una verità sconvolgente dalle analisi che sconvolge il mondo dello sport, un’atleta famosissima è un uomo. Ora può cambiare davvero tutto?
Gli appassionati di sport sono davvero tantissimi, c’è chi ha una disciplina preferita e fa il possibile per non perdere nemmeno una gara, chi invece non ha preclusioni di alcun tipo, per questo è pronto a fare una vera scorpacciata in Tv e non solo. In casi simili si fa certamente il possibile per conoscere ogni dettaglio relativo ai protagonisti più importanti, compresi quelli che salgono alla ribalta improvvisamente, magari perché hanno la possibilità di partecipare a qualcosa di storico come le Olimpiadi.
I risvolti che vengono alla luce possono essere tanti, a volte anche attraverso esami clinici, che possono essere in grado di sconvolgere ogni certezza. Questo è quello che sembra essere accaduto nelle ultime ore, sono cambiate molte delle verità che avevamo, dando adito alle convinzioni di molti, pur non essendo suffragate. Un’atleta che si è fatta apprezzare per la sua determinazione in realtà sarebbe un uomo. Ecco di chi si tratta.
Terremoto nello sport: la celebre atleta è un uomo
Fare in modo che le gare che coinvolgono il mondo dello sport siano regolari rappresenta il primo passo per gioire in caso di vittoria, ma anche per accettare meglio le sconfitte. Purtroppo però non sempre accade, nonostante le autorità cerchino sempre di vigilare affinché questo sia possibile.
Non sempre questo accade attraverso il ricorso a sostanze vietate, a volte questo è la conseguenza di motivazioni decisamente più serie e gravi, come è il caso di una delle atlete che hanno conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi.
Il riferimento è a Imane Khelif, pugile algerina che ha trionfato nella categoria dei 66 kg, che aveva scatenato non poche polemiche sin da prima di salire sul ring quando si era trovata ad affrontare la nostra connazionale Angela Carini. Già prima del match c’era chi aveva riferito a più riprese che il suo genere non sarebbe quello femminile, per questo sarebbe stato più corretto potesse gareggiare con gli uomini.
La nostra connazionale aveva poi deciso di ritirarsi dopo pochi minuti, sostenendo di avere ricevuto un pugno con una forza superiore al normale, avvallando quindi indirettamente quella teoria.
Effettivamente non era la prima volta che questa versione dei fatti era iniziata a circolare. Tutto era partito nel 2023, quando l’International Boxing Association aveva squalificato sia lei sia la cinese Lin Yu-Ting (vincitrice del titolo olimpico nei 57 chili) per non aver superato i test di idoneità di genere condotti dall’organizzazione.
Nonostante questo, a entrambe era stato concesso di competere nella categoria femminile ai Giochi, sostenendo di essere nate donne e di poter essere in questa categoria. Il CIO nel corso dei Giochi aveva però smentito in maniera categorica questa presa di posizione con un comunicato, in cui si sottolineava che “ogni persona ha il diritto di fare sport senza discriminazioni“.
E se la verità fosse un’altra? Ad alimentarla è un vecchio studio congiunto dei ricercatori dell’Ospedale Kremlin-Bicêtre di Parigi e del Mohamed Lamine Debaghine di Algeri pubblicato nel 2023 ma venuto alla luce solo oggi. Qui si legge qualcosa che è davvero sconvolgente: “Una risonanza magnetica ha determinato che Khelif non ha utero, ma testicoli interni e un micropene che somiglia a un clitoride ingrossato. Un test cromosomico ha inoltre confermato che Khelif ha un cariotipo XY, mentre un test ormonale ha rilevato che Khelif ha anche un livello di testosterone tipico dei maschi con i ricercatori che suggeriscono che i genitori dell’atleta potrebbero essere parenti”.
Si tratta però di una vera e propria bufala, che è stata costruita ad arte, diffusa dal sito lecorrespondent.net, portale che non può essere considerato tra i più attendibili visto che è un aggregatore di notizie automatico multilingue.
Non è possibile inoltre risalire alla carriera del giornalista algerino Djaffar Ait Aoudia (presidente, direttore editoriale e unico redattore del portale), che ha diffuso la news, sostenendo di essere entrato in possesso dei referti medici. Non solo, i due e endocrinologi citati come autori dello studio (un’algerina e un francese) non sarebbero minimamente coinvolti nella questione.
Si può ritenere la news come parte della campagna di diffamazione nei confronti dell’atleta partita dall’International Boxing Association (Iba), l’ex Federazione Internazionale radiata dal Cio ma legata all’oligarca russo Umar Kremlev, che è a capo dell’organismo oltre a esserne il finanziatore.