Guardiola, che guaio: dovrà pagare quasi 10 milioni di euro!

Momento complicato per Pep Guardiola: 3 ko di fila col City e ora il Giudice ordina di pagare una cifra enorme

Sono tempi davvero complicati per il Manchester City, sia in campo che fuori. La squadra di Pep Guardiola sta attraversando una delle fasi più difficili della sua gestione, con tre sconfitte consecutive che hanno messo in evidenza fragilità difensive e una generale mancanza di fiducia.

Il Manchester City, abituato a dominare la scena calcistica inglese e internazionale, si ritrova ora in crisi, incapace di ritrovare il gioco fluido e spettacolare che lo ha contraddistinto negli ultimi anni. Il malcontento serpeggia tra i tifosi, e l’atmosfera nello spogliatoio sembra tutto fuorché serena. Questa crisi di risultati è arrivata in un momento in cui i Citizens avrebbero dovuto consolidare la loro posizione in campionato e in Europa, e invece si ritrovano a dover inseguire, cercando risposte urgenti.

Ma le difficoltà del Manchester City non si limitano al campo. Mentre la squadra fatica a rimettersi in carreggiata, il club ha dovuto anche incassare una sconfitta legale con Benjamin Mendy. Il difensore francese, accusato in passato di violenza sessuale e poi assolto, aveva denunciato il club per oltre 11 milioni di sterline di stipendi non pagati.

Dopo una lunga battaglia legale, la giudice del lavoro Joanne Dunlop ha accolto parzialmente il ricorso di Mendy, stabilendo che l’ex giocatore del City ha diritto a ricevere la maggior parte del suo stipendio arretrato, anche se non l’intero importo richiesto.

Benjamin Mendy vince la causa: quanto deve pagare il Manchester City

Il tribunale ha spiegato che, durante i 22 mesi per cui Mendy richiedeva il pagamento, ci sono stati due periodi in cui il difensore è stato in custodia cautelare, per un totale di circa 5 mesi. Durante questi periodi, il Manchester City aveva il diritto di sospendere lo stipendio del giocatore, ma per il resto del tempo, secondo la sentenza, Mendy era “pronto e disponibile a lavorare”, ma fu impedito da ostacoli come la sospensione imposta dalla Football Association e le condizioni di cauzione, che non erano sotto il suo controllo.

In assenza di una base contrattuale per trattenere il salario durante il restante periodo, il tribunale ha decretato che Mendy aveva diritto a essere pagato. Facendo un rapido calcolo, visto che la cifra richiesta era di circa 13 milioni di euro, detratti i 5 mesi di salario non dovuto la cifra da riscuotere per Mendy si aggirerà intorno ai 10 milioni di euro. Niente male, viste le premesse.

Mendy ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza sui suoi profili social, affermando: “Dopo aver dovuto aspettare tre anni per ricevere i miei stipendi, sono felice della decisione e spero sinceramente che il club faccia ora la cosa giusta e paghi gli importi in sospeso, così come gli altri importi promessi in base al contratto, senza ulteriori ritardi. Spero di poter finalmente lasciarmi alle spalle questa parte difficile della mia vita”. Le parole del difensore riflettono il lungo periodo di difficoltà e incertezza che ha dovuto affrontare, e la sua determinazione nel vedere riconosciuti i propri diritti.

Questa sconfitta legale aggiunge un ulteriore carico emotivo alla situazione già delicata del Manchester City. Non solo devono gestire la crisi di risultati sul campo, ma devono anche fare i conti con il danno d’immagine causato dal caso Mendy. La sentenza ha riportato l’attenzione su un episodio controverso che il club avrebbe voluto dimenticare, e la decisione del tribunale potrebbe avere anche ripercussioni finanziarie significative. La gestione di questi episodi fuori dal campo sta diventando un banco di prova importante per il Manchester City, che deve cercare di trovare un equilibrio tra le problematiche sportive e quelle legali.