Non solo prima dell’allenamento, lo stretching è fondamentale farlo anche dopo: la guida degli esperti

Non devi farlo solo prima dell’allenamento ma anche dopo: l’importanza dello stretching secondo gli esperti.

Per chi si allena, lo stretching è qualcosa in più rispetto all’allenamento, di non indispensabile. Molti infatti trascurano l’importanza di questa che è una vera e propria fase dell’allenamento.

Donna fa stretching
Non solo prima dell’allenamento, lo stretching è fondamentale farlo anche dopo: la guida degli esperti – pallavoloferrara.it

Infatti, allungare i muscoli può fare la differenza tra raggiungere o meno gli obiettivi che sono alla base del proprio esercizio fisico. Inoltre, lo stretching non va fatto solo prima dell’allenamento per riscaldare e preparare i muscoli ma anche in un altro momento.

Quando e come fare lo stretching durante l’allenamento

Prima dell’allenamento, fare stretching aiuta a prevenire infortuni e serve per migliorare le prestazioni. Va fatto soprattutto da chi si allena la mattina dopo aver dormito oppure da chi ha una vita sedentaria. In quelle circostanze infatti i muscoli sono contratti e vanno “svegliati”.

Stretching mani
Quando e come fare lo stretching durante l’allenamento – pallavoloferrara.it

Va fatto quindi almeno 15 minuti prima dell’attività fisica per riscaldare il corpo e per aiutare i muscoli a muoversi con più scioltezza e agilità. Allo stesso modo, bisogna fare stretching anche alla fine dell’esercizio. Infatti un calo di temperatura corporea porta il fisico in uno stato di relax e consente un ritorno del sangue dalle estremità al centro e quindi una circolazione più equilibrata.

Inoltre, aiuta a prevenire cali e infortuni muscolari. Ovviamente gli esercizi da fare per lo stretching variano in base al programma di allenamento e al proprio corpo. Si può optare per uno stretching statico che si fa allungando i muscoli contratti e tenendo la posizione per almeno 30 secondi.

Se non ci sono particolari condizioni è invece preferibile fare lo stretching dinamico, cioè in movimento. In linea generale, quindi, ci sono benefici dal fare lo stretching prima e dopo l’allenamento ma se non si ha voglia o tempo di farlo, andrà bene lo stesso.

Lo stretching può migliorare le prestazioni negli sport che richiedono molta flessibilità muscolare ma allo stesso tempo può far calare il muscolo in termini di forza, quindi è meno consigliato per chi fa sollevamento pesi. Molti esercizi di stretching si possono fare usando una palla da fitness e una fascia elastica e sono importanti per la schiena.

Con la palla, ci si stende posizionandola al centro della spina dorsale in modo da trovare una posizione comoda. Si allunga la spina dorsale formando un arco, si uniscono le braccia distendendole sopra il capo e si tiene la posizione. Con questo esercizio si stirano addominali, i legamenti spinali anteriori, i flessori della coscia, il grande dorsale e i pettorali.

Un altro esercizio molto utile è lo stretching laterale del tronco: partire sedendosi sulla palla da fitness avendo cura di tenere una postura lombare perfettamente equilibrata. Il petto deve essere alto, le spalle si muovono verso il basso e all’indietro, la testa dietro le spalle e i piedi sullo stesso asse delle spalle o leggermente più divaricati.

Si fa ruotare la palla verso sinistra, piegando il ginocchio e portando la mano sinistra verso l’altro. Con la fascia invece, partire mantenendone un’estremità in una mano posta dietro la schiena e tenendo l’altra estremità nell’altra mano sollevata sopra il capo con la spalla piegata all’indietro. Si tira un braccio verso l’alto e uno verso il basso e si ripete l’esercizio per 15-20 volte.

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