Martin arriva a Sepang con un vantaggio corposo su Bagnaia, ma per la vittoria del titolo MotoGp non è ancora detta l’ultima parola: ecco cosa ne pensa la leggenda del motociclismo Giacomo Agostini.
Pecco Bagnaia quest’anno ha migliorato le sue statistiche, riuscendo a vincere 9 GP e aggiungendo alle vittorie nelle gare lunghe anche 6 attestazioni nelle Sprint del sabato. Numeri che se confrontati a quelli del rivale principale, Jorge Martin, farebbero pensare che il due volte campione del mondo in carica ha il titolo in tasca: lo spagnolo ha infatti vinto 6 Sprint e solo 3 gare lunghe.
Eppure il conteggio dei punti non è a favore del pilota piemontese che si trova a sole due gare dalla fine a 17 punti di distanza dal rivale. Poco da recriminare in ogni caso, visto che il colpevole di questa situazione è solo ed esclusivamente lui, protagonista anche in negativo con molte cadute e incidenti di gara evitabili per la troppa foga.
Dal canto suo Martin si è dimostrato sempre veloce su ogni tracciato e quando non ha vinto si è fatto trovare in seconda piazza. La costanza dell’iberico lo pone dunque in una posizione di vantaggio, visto che tra Sepang e Valencia ci sono 74 punti a disposizione e a lui basterà arrivare sempre secondo per vincere il mondiale anche qualora Pecco dovesse vincere tutte e due le gare e le sprint rimanenti.
Data la situazione, dunque, il campione del mondo in carica non può permettersi nemmeno il minimo errore e deve sperare che qualcuno tra Bastianini, Marquez, Morbidelli, Acosta, Binder e Bezzecchi azzecchi la gara positiva e tolga punti al suo rivale. Posta così potrebbe sembrare un’impresa impossibile, ma Pecco ci ha già abituato a rimonte che non sembravano possibili.
Di sicuro Martin è quello che può perdere un mondiale che sembra in tasca e a giocargli un brutto scherzo potrebbe essere l’incapacità di gestire la pressione. Lo scorso anno Martin ha perso il mondiale proprio perché non è stato in grado di gestire al meglio i GP finali a causa dello stress, mentre Bagnaia è stato più lucido e capace di andare oltre anche ai problemi oggettivi di un fisico debilitato dal grave incidente di Barcellona.
Per Giacomo Agostini, leggenda di questo sport, proprio la freddezza di Bagnaia è ciò che tiene ancora aperto il mondiale e che potrebbe alla fine consentire all’italiano di vincere contro ogni pronostico: “Pecco e Martin non possono più sbagliare, i 17 punti di Martin non sono pochi, ma dipende da come verrà gestita la tensione. Il fatto che Pecco abbia vissuto più volte queste situazioni potrebbe essere un vantaggio”.
Insomma per il 15 volte iridato l’unica chance per Pecco è che Martin possa commettere un errore decisivo. Per quanto riguarda gli altri, difficilmente qualcuno si metterà nella condizione di favorire uno dei due o di ingaggiare una lotta che potrebbe comportarne la caduta.
Di certo, ormai dovrebbe apparire chiaro anche ai più complottisti, non giungerà alcun ordine di scuderia da parte di Ducati. L’azienda emiliana ha fatto di tutto per non favorire uno dei due contendenti e non ha interesse a farlo, visto che il titolo costruttori è già bello che in cassaforte per il team factory, inoltre dovesse vincere Martin dimostrerebbe che le sue moto sono talmente superiori da permettere anche ad un team satellite (cosa mai accaduta finora) di conquistare un mondiale.
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