Inter-Juventus, per Di Gregorio non è una partita come le altre

Per Michele Di Gregorio la sfida Inter-Juventus, che si giocherà domenica alle ore 18.00, non sarà come le altre visto che coi nerazzurri c’è cresciuto.

Cresciuto nelle giovanili nerazzurre il calciatore è rimasto di proprietà dei meneghini fino al 2020 quando fu acquistato dal Monza.

Di Gregorio su inter juve
Michele Di Gregorio su Inter-Juventus (ANSA) PallavoloFerrara.it

E proprio dal Monza la Juventus lo ha rilevato in estate per prendere il posto del polacco Szczesny portiere di grandissime qualità e che era riuscito nel difficilissimo compito di non far rimpiangere Gianluigi Buffon. Silenzioso in campo, ma di grande sostanza ha dimostrato di essere uno dei portieri più forti a giocare con i piedi cosa fondamentale per il calcio di Thiago Motta.

In questa prima parte di stagione ha dimostrato personalità e ha contribuito al record di appena un gol preso in Serie A dalla squadra bianconera. Anche se è stato molto aiutato dalla difesa e non ha dovuto compiere chissà quale intervento ha dimostrato personalità nelle uscite e nel comandare la difesa, profondendo ai suoi calciatori grandissima tranquillità sotto ogni punto di vista. Giocatore dotato di personalità ha parlato proprio a pochi giorni dalla sfida contro la sua ex squadra, l’Inter.

Parla Michele Di Gregorio prima di Inter-Juventus

Intervistato da La Repubblica, Michele Di Gregorio spiega su Inter-Juventus: “Non porto rancore. L’Inter ha fatto per me qualcosa che nn potrò dimenticare, starmi vicino quando a 13 anni ho perso mio padre. Tornare? Non me lo sarei mai veramente aspettato. Se però fosse successo avrei voluto farlo dalla porta principale. La comparsa non l’avrei mai fatta”.

Di Gregorio sulla gara
Di Gregorio sulla sfida di domenica (ANSA) PallavoloFerrara.it

Poi è arrivato il sogno di giocare con la Juventus: “Me lo ha detto il mio procuratore e gli ho chiesto di ripetermelo con grande calma. Paura? No, orgoglio di guardare indietro ai tempi in cui la Serie A e la Juventus erano lontanissime“. Il portiere ha dichiarato di trovarsi perfettamente a suo agio, tanto da dire alla sua famiglia già dal ritiro che si sentiva a casa. Per assurdo, ha confessato, ci ha messo meno ad ambientarsi in bianconero che in altre squadre dove ha giocato.

Nella sua famiglia erano però tutti del Milan: “Io ho però sempre ammirato più i giocatori che le squadre: Kakà e Abbiati, Javier Zanetti e Julio Cesar, Buffon e Del Piero. La non reazione di quest’ultimo allo schiaffo da Cufrè per me ha avuto un valore immenso. Ho ammirato anche Handanovic ed è stato bello allenarmi con lui, avere i suoi consigli”.

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